22/7/1960. È nato Torlino Vimercati

Torlino cambia nome: il racconto attraverso gli articoli dell'epoca.

Descrizione

TORLINO VIMERCATI, 21. — L'annuncio dato martedì dal nostro giornale — che l'Amministrazione Provinciale di Cremona aveva emesso parere favorevole in margine alla richiesta avanzata dalle autorità della nostra borgata per «allungare» la primitiva denominazione del paese in quella di «Torlino Vimercati», è stato accolto con grande soddisfazione in tutti gli ambienti della località. L'insolita domanda era stata redatta dal Comune per illustrare nel migliore dei modi il nome di una famiglia che ha esercitato a Torlino una benefica e plurisecolare signoria e che tanto ha contribuito allo sviluppo agricolo ed al benessere del borgo.

Per comprendere pienamente il significato di quanto sopra, è necessario riandare con la mente ai secoli precedenti il 1520, quando Torlino non era che un «borghetto» di poche capanne che affiancavano un fortilizio, chiamato «turlinum» (cioè torricella dell'osservatorio) era stato costruito dagli Ardoini, il cui predominio su Torlino cessò nel XIV secolo quando il borgo passò ai conti di Pandino.

Il territorio fu poi preda di Giorgio Benzoni, degli spagnoli, dei veneti e dei francesi, finché pervenne in possesso al generale Ugo Sanseverino che era stato al soldo di Filippo Maria Visconti, duca di Milano. Le cose incominciarono allora ad andare in un modo un poco migliore; il periodo aureo della storia della località ebbe però principio nell'anno 1520 quando Ippolita Sanseverino. figlia del generale di cui si è detto, andò sposa a Sermone Vimercati, portandogli in dote il feudo di Torlino. È per questo matrimonio che 1'attuale stemma di Torlino è un connubio tra quello dei Vimercaiti e quello dei Sanseverino. Sermone Vimercati fu il vero padre del benessere di Torlino; egli vi incrementò, infatti, lo sviluppo economico e commerciale, vi aprì un mercato mensile, concesse largo credito ai contadini, rinnovò i sistemi agricoli dando inizio alla mezzadria ed istituì una forma previdenziale che, se non fu la prima, fu certamente la più completa allora in uso in tutto il territorio cremasco.

I successori di Sermone non furono meno lungimiranti e continuarono l'opera del predecessore, recando continui miglioramenti all'esistenza dei contadini e curando in modo particolare la creazione di una rete irrigua capillare. Per merito dei Vimercati, a Torlino nel XVII secolo si diede inizio alla coltivazione di alcuni vigneti che davano un vino famosissimo, il «Guazzachino»; purtroppo questa specialità è o ra quasi totalmente scomparsa.

A Torlino il ricordo dei Vimercati è incancellabile. La miglior illustrazione di quanto sopra è data dal patrono. Infatti la chiesa, anticamente, era dedicata a San Martino. Ora essa (unica in tutto il territorio cremasco) ha il «titolo» di Sant'Ambrogio: il mutamento si verificò nel XVI secolo con l'avvento dei Vimercati che erano oriundi di Milano.

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Pagina aggiornata il 24/07/2024