26 giugno 2011: Torlino festeggia la dedicazione a Vimercati

Torlino cambia nome: il racconto attraverso gli articoli dell'epoca.

Descrizione

Nel 1961 il Comune di Torlino assumeva il nome di Torlino Vimercati, in omaggio al conte Ottaviano Vimercati, patriota e ministro del Regno d’Italia. Questa ricorrenza è stata festeggiata nella mattinata di domenica 26 giugno alla presenza delle autorità locali e del prefetto di Cremona Tancredi Bruno di Clarafond, il questore Antonio Bufano, il capitano dei carabinieri di Crema Antonio Savino, l’assessore regionale Gianni Rossoni, la senatrice Cinzia Fontana e molti sindaci del Cremasco.

Ecco come ha raccontato la stampa locale l'evento.

 

La Provincia, lunedì 27 giugno 2011
Giornata di festa. Presenti autorità civili, religiose e militari oltre ad alcuni parenti dell’illustre torlinese

Torlino ha onorato Vimercati

Ieri le celebrazioni per il 50esimo della scelta del nome

Di Gianluca Maestri

Cinquant’anni fa il Comune di Torlino assumeva ufficialmente il nome di Torlino Vimercati, in omaggio ad un illustre suo cittadino, il conte Ottaviano Vimercati, patriota e ministro del Regno d’Italia. Questa ricorrenza è stata festeggiata ieri mattina con una cerimonia pubblica organizzata dall’amministrazione comunale. All’invito del sindaco Giuseppe Figonihanno aderito numerose autorità: il prefetto di Cremona Tancredi Bruno di Clarafond, il questore del capoluogo stesso Antonio Bufano, il capitano dei carabinieri di Crema Antonio Savino, l’assessore regionale Gianni Rossoni, la senatrice del Pd Cinzia Fontana e parecchi sindaci del Cremasco.

La cerimonia ha avuto inizio alle 9.30, con il ritrovo delle autorità e dei cittadini presso il municipio. Alle 10, nella chiesa parrocchiale di Torlino, si è tenuta una messa di suffragio per Ottaviano Vimercati ed i suoi famigliari celebrata da monsignor Pier Luigi Ferrari, vicario del vescovo Oscar Cantoni. Sull’altare, assieme a lui, il parroco del paese don Giambattista Scuramentre al coro Marinelli di Crema diretto da Marco Marasco è toccato il compito di allietare la funzione al termine della quale si è formato un corteo che, aperto dal gonfalone del Comune e dalla bandiera della sezione vailatese dell’associazione combattenti e reduci portata da Virginio Fontana ed accompagnato dalle note della banda musicale di Vailate, ha raggiunto il cimitero locale per la posa di una corona d’alloro, la benedizione e l’omaggio alla tomba del conte. Proprio il fatto che volle essere sepolto nel piccolo paese dell’Alto Cremasco dimostra quanto Vimercati vi fosse legato. La sua figura è stata ricordata da due suoi discendenti, il principe Cesare Castelbarco ed il conte Carlo Giorgi Vimercati di Vistarino. Il primo ha sottolineato l’amore che tutta la sua famiglia ha sempre avuto per Torlino, il secondo ha tracciato un ricordo di colui che è stato il suo bisnonno, «Uomo—ha detto in un passaggio del suo breve discorso— cui il re Vittorio Emanuele II attribuì una smisurata fiducia». Anche Giancarlo Cesaris, governatore dei Lions, è stato invitato a tracciare un breve ricordo di Vimercati, da lui definito «Il primo lombardo che cooperò alla redenzione della patria».

 

Il Nuovo Torrazzo, sabato 2 luglio 2011
TORLINO VIMERCATI: domenica in modo solenne commemorato il conte che dà il nome al paese

Di Luca Guerini

Grande celebrazione, domenica scorsa, a Torlino Vimercati. Il Comune ha festeggiato la “nuova denominazione” con l’aggiunta di Vimercati, ufficializzata nel 1961 con un decreto presidenziale, in onore all’illustre cittadino conte Ottaviano Vimercati, patriota e ministro del Regno d’Italia. A 150 anni dall’Unità nazionale, la cerimonia s’è arricchita di ulteriori significati: alla nascita dell’Italia, infatti, il Vimercati offrì un notevole e personale contributo.

Nacque a Milano il 26 marzo 1815. Dopo l’esperienza in guerra nella legione straniera in Algeria, nel 1848 appoggiò i moti rivoluzionari milanesi, partecipando alla Prima guerra d’indipendenza. A seguito della battaglia di Novara, Vittorio Emanuele II gli assegnò il soprannome di ‘Primo Lombardo’. Nel 1855 partecipò alla guerra di Crimea, nel 1859 alla Seconda guerra d’indipendenza e nel 1860 alla spedizione nelle Marche accanto a Garibaldi. Intrattenne pure ottimi rapporti con Napoleone III. Il 16 marzo 1879 fu nominato da re Umberto I Senatore del Regno d’Italia, ma pochi mesi dopo Vimercati morì di tifo nella villa “Mirabellino” di Monza.

All’invito del sindaco Giuseppe Figoni (“soddisfatto, ringrazio tutte le autorità intervenute, i familiari e Giorgio Merigo della Banca dell’Adda e del Cremasco-Cassa Rurale”, ha commentato) hanno risposto in tanti: tra le autorità, il Prefetto di Cremona Tancredi Bruno di Clarafond, il questore Antonio Bufano, il capitano dei Carabinieri di Crema Antonio Savino, l’assessore regionale Gianni Rossoni, la senatrice Cinzia Fontana e numerosi sindaci del territorio. Dopo il ritrovo nei pressi del municipio alle 9.30, cittadini e autorità hanno raggiunto la chiesa parrocchiale per la celebrazione della messa commemorativa e a suffragio di Ottaviano Vimercati e dei suoi familiari, officiata dal delegato vescovile mons. Pierluigi Ferrari, vicario di mons. Oscar Cantoni. A concelebrare la funzione, allietata dal coro “Marinelli” diretto dal m° Marco Marasco, anche il parroco don Giambattista Scura.

“Il motivo che ci raccoglie intorno all’eucaristia – ha affermato don Ferrari nell’omelia – è il doveroso omaggio a una storica figura che ha partecipato da protagonista al Risorgimento Italiano e che ha tanto amato la comunità di Torlino: il conte Vimercati, abitante a Mirabello nel parco di Monza, ma di antica famiglia cremasca e che in questo paese ha vissuto ampi periodi della sua vita nella villa di famiglia. La sua vicenda personale non solo è legata a questo paese, ma ha contribuito ad arricchirne la storia fino a segnare la sua identità – ha proseguito don Ferrari –. Un profilo essenziale della sua vita si può leggere negli Atti parlamentari del Senato del Regno, nella Commemorazione post mortem tenuta dal Presidente Sebastiano Tecchio il 29 luglio 1879: ‘Il conte Ottaviano Vimercati appartiene a una antica famiglia cremasca, i ricordi della quale si associano a quelli della Lega lombarda. Dopo un ottimo tirocinio di vita militare, nel 1848 poté offrirsi ai servigi della causa nazionale partecipando ai moti rivoluzionari milanesi; fu tra i primi Lombardi a essere accolto al quartiere generale di Carlo Alberto, che lo ascrisse all’eletto drappello dei suoi ufficiali d’ordinanza”. Di qui, l’avvio della sua grande carriera.

Dopo la messa il corteo fino al camposanto, dove il Vimercati è sepolto: in testa il gonfalone di Torlino, la bandiera della sezione di Vailate dell’associazione Combattenti e reduci e la banda musicale di Vailate. Qui, la posa della corona d’alloro e l’omaggio alla tomba del conte. La figura di Ottaviano Vimercati è stata ricordata dai suoi discendenti presenti, il principe Cesare Castelbarco e il conte Carlo Giorgi Vimercati di Vistarino. Dai loro interventi è emerso l’amore che tutta la sua famiglia ha sempre avuto per Torlino, e il suo alto spessore. Il governatore Lions Giancarlo Cesaris l’ha definito come “il primo lombardo che cooperò alla redenzione della patria”.

 

Ufficio responsabile

Sindaco

Via Ottaviano Vimercati, 1, 26017 Torlino Vimercati CR, Italia

Telefono: 0373288886
Sindaco

Formati disponibili

JPG

Licenza di distribuzione

Pubblico dominio

Pagina aggiornata il 24/07/2024